Siliconi in podologia: durezza differenziale

durezza differenziale siliconi per ortesi

In podologia la durezza di un silicone è espressa in shore, maggiore è lo shore maggiore sarà la durezza del silicone ottenuto dalla polimerizzazione.

L’uso di siliconi con shores elevato (es. 35 shore) richiede allo specialista podologo una maggiore abilità e precisione in fase di realizzazione dell’ortesi in quanto l’indurimento del silicone (polimerizzazione) avviene in maniera più veloce.

Maggiore è il grado di durezza dell’ortesi maggiore è la sua resistenza e minore è il rischio di rilasciare oli, quindi di restringersi causando al paziente scomodità e costringendolo a richiedere una nuova ortesi dopo poco tempo.

A seconda del caso da trattare con ortesi infradigitale, viene scelto dallo specialista podologo il silicone con il numero di shores appropriato.

L’ultima generazione di siliconi di poliaddizione permettono ortesi a durezza differenziale e/o intermedia combinando siliconi con diverso shore.

SILICONI A BASSO SHORE

I siliconi con un basso shore (solitamente meno di 16 shore)  e quindi morbidi sono usati perlopiù in casi che necessitano un trattamento con ortesi protettive. In tali casi lo specialista podologo non deve avere grandi abilità poiché anche se l’ortesi non è precisa non da fastidio al paziente che la indossa. Tuttavia, l’ortesi morbida presenta diversi inconvenienti:

  • Rilascia oli mentre indossata dal paziente
  • Si restringe
  • Non è duratura (solitamente dura 3 mesi)
  • Non può essere lavorata alla mola poiché la mola scivola sul materiale

SILICONE 22 SHORES

Un silicone 22 shore ha una durezza ideale poichè versatile e utilizzabile per quasi tutti i casi con necessità di ortesi; particolarmente indicato per le ortesi protettive.

Un’ ortesi realizzata con silicone 22 shore è morbida ma, non rilascia olio, non restringe, è resistente (se tenuta correttamente dura oltre un anno), si può lavorare alla mola e il podologo specialista con la minima abilità riesce a realizzare ortesi di ottima fattura.

L’ultima generazione di siliconi di poli-addizione permettono allo specialista Podologo di poter riparare l’ortesi. Solitamente un paziente che indossa da tanto tempo un’ ortesi adatta alle sue esigenze, tende a non volersene disfare anche se ormai usurata, per timore che la nuova ortesi non possa calzare come la vecchia.

Nel caso specifico in cui l’ortesi si è assottigliata (usurata) per lo sfregamento con la scarpa, si può ridare il giusto volume in quel punto aggiungendo del silicone nel modo seguente:

  • Passa l’ortesi alla mola per rendere la superficie ruvida e pulirla.
  • Miscela un po’ di base e un po’ di catalizzatore (sempre con la massima precisione nel rapporto 1:1) per ottenere del nuovo silicone;
  • Posa il silicone ottenuto dalla miscelazione sopra il punto usurato dell’ortesi modellandolo.
  • Quando il silicone si sarà indurito sarà un blocco unico.

I siliconi più morbidi non si possono lavorare alla mola, perchè la mola scivola sul materiale.

SILICONE 35 SHORE

Il Podikon 35 shore si usa il più delle volte per realizzare ortesi correttive o per realizzare ortesi che vengono molto sollecitate come per esempio negli sportivi.

L’ortesi a questa durezza si lavora benissimo alla mola riuscendo a riprodurre spessori di pochi millimetri. In questi casi la precisione dello specialista podologo deve essere notevole e se l’ortesi presenta del materiale in eccesso in alcuni punti e/o grinze va levigata per consentire al paziente il massimo comfort.

 LASTRINA DI SILICONE PRECATALIZZATA 8 SHORE

La lastrina di silicone precatalizzata con durezza 8 shore, si usa solitamente in associazione con siliconi 22 o 35 shore con lo scopo di ottenere un’ ortesi a durezza differenziata nelle zone che si vogliono scaricare, ma allo stesso tempo evitare di lasciare un vuoto nel dispositivo medico come nel caso della correzione dell’alluce valgo fai click sul link per guardare il video.